Giovanni Luigi Jatta nacque a Ruvo di Puglia, secondo fonti diverse, il 12 o il 15 luglio 1896 dal matrimonio di Francesco (1854 – 1910) con Maria Provincia (1872 – 1906). Ben presto, rimase orfano e affidato allo zio Pasquale (1865-1939) insieme al fratellino minore Michele (1899 – 1971). Morì durante la Prima Guerra Mondiale il 15 o 16 luglio 19016 sul Monte Majo o sul Monte Pasubio (anche qui sono diverse le fonti).
Fu SottoTenente arruolato presso il distretto militare di Barletta, nel 220° reggimento di fanteria, Brigata Sele, 4a Compagnia. La sua morte si ebbe per le ferite riportate in combattimento forse, come detto, sul Monte Majo in località Testata di Val Grande, dopo l’eroica resistenza delle truppe italiane sul fronte trentino e la susseguente controffensiva italiana alla “Strafexpedition” austro-ungarica del maggio-giugno 1916.
I discendenti della Famiglia Jatta conservano ancora una lettera straziante scritta da Michelino al fratello maggiore che era al fronte. Essa tornò a Ruvo con sopra all’indirizzo del destinatario la scritta: al Sig. Sottotenente Giovanni Jatta, 220 fanteria, 4 (a) compagnia, 27 (a) divisione, zona di guerra. In rosso poi, Ruvo di Puglia, mentre in viola: “al mittente, visto dal deposito” e, a matita, “morto”. Nella lettera lui gli scrive di stare attento, di aver saputo che è tornato in prima linea, e altre parole affettuose…
Un vero strazio questa testimonianza, ancora oggi, a 120 anni di distanza!